venerdì 5 settembre 2008

Come sempre la pausa di riflessione è stata ben lunga...

Mi trovo di nuovo a rompere il ghiaccio con un pubblico che non conosco e nemmeno so se esiste. Spesso mi sono trovata davanti a situazioni terribili da far accaponare la pelle, quelle circostanze in cui la rabbia è fortissima ma devi riuscire a domarla.

Ieri sera dopo un bel concerto ero seduta, in dolce compagnia, a cavalcioni sul parapetto del lungarno e tranquillamente parlavo, ridevo. Da lontano si avvicinava un gruppetto di persone, due ragazzi e un pò di ochette, ad un certo punto uno dei due prende labottiglia di plastica che aveva in mano e la vola in Arno. Mi sirizzano i nervi equando passa accanto a me gli chiedo se pensava di esser stato bravo. Tira a dritto, torna indietro e si incazza. La mossa è stata quella di un carabiniere quando viene infamato perchè ha fatto lo stronzo, gli mancava solo il manganello da far gesticolare...Io parto con il pippone su come la roba che getti in un fiume va a finire in mare oppure a uccidere un pesce. Risposta: " tu mica vivi nel fiume, non è mica tuo e io posso farci quello che voglio". Mi scoraggio, lui si rende conto che lo tratto come un imbecille, che tra l'altro è, e vuole fare a botte!

Rimango sempre più delusa di come la gente faccia sempre più a meno delle parole, arma che lascia troppo poco il segno.