lunedì 27 ottobre 2008

Perchè bonobo? C'è chi addirittura pensa che questo essere sia a un grado di evoluzione in più rispetto all'uomo..non ha poi tutti torti. Il bonobo è una scimmia antropomorfa di recente scoperta, prima si credeva che l'essere più vicino all'uomo fosse lo scimpanzè, ma basta la semplice osservazione per sentirli davvero vicini ( è lui che condivide con noi il 98% del DNA). Apparte l'aspetto fisico, che rispetto allo scimpanzè, si avvicina di più al nostro ( fronte più bassa, peli lunghi in testa con scriminatura al centro...), la loro società eguaglia, più o meno, i sessi; non hanno manie di protagonismo come i loro vicini, scimpanzè e uomo, e fanno l'amore per coccolo, non per riprodursi. Sembra che l'atto sessuale sia parte integrante della loro vita, ogni lite viene risolta con una gran bella ammucchiata, e anche tra amiche o amici non si pongono schemi . La cosa che li fa assomigliare ancora più a noi è che sono gli unici a fare l'amore guardandosi in faccia, baciandosi, anche con la lingua, e se poi ancora non ho convinto nessuno, praticano anche sesso orale. Addirittura se due maschi litigano per un femmina, prima quello che ha avuto la meglio pensa a lei e poi, data la loro inclinazione alla tranquillità, si recano dal rivale baciandolo e dandogli una toccatina.
Insomma geniali lo sono e poi per chi è incredulo:http://www.youtube.com/watch?v=nt4SdzYmybg.
ah, se non ricordo male il 31 ottobre al CUBO, viale Pieraccini, Firenze, c'è un incontro contro la vivisezione e l'utilizzo degli animali negli esperimenti di laboratorio.

venerdì 5 settembre 2008

Come sempre la pausa di riflessione è stata ben lunga...

Mi trovo di nuovo a rompere il ghiaccio con un pubblico che non conosco e nemmeno so se esiste. Spesso mi sono trovata davanti a situazioni terribili da far accaponare la pelle, quelle circostanze in cui la rabbia è fortissima ma devi riuscire a domarla.

Ieri sera dopo un bel concerto ero seduta, in dolce compagnia, a cavalcioni sul parapetto del lungarno e tranquillamente parlavo, ridevo. Da lontano si avvicinava un gruppetto di persone, due ragazzi e un pò di ochette, ad un certo punto uno dei due prende labottiglia di plastica che aveva in mano e la vola in Arno. Mi sirizzano i nervi equando passa accanto a me gli chiedo se pensava di esser stato bravo. Tira a dritto, torna indietro e si incazza. La mossa è stata quella di un carabiniere quando viene infamato perchè ha fatto lo stronzo, gli mancava solo il manganello da far gesticolare...Io parto con il pippone su come la roba che getti in un fiume va a finire in mare oppure a uccidere un pesce. Risposta: " tu mica vivi nel fiume, non è mica tuo e io posso farci quello che voglio". Mi scoraggio, lui si rende conto che lo tratto come un imbecille, che tra l'altro è, e vuole fare a botte!

Rimango sempre più delusa di come la gente faccia sempre più a meno delle parole, arma che lascia troppo poco il segno.

sabato 24 maggio 2008


é da un bel pò che non scrivo qualcosa...leggendo tutti i compiti che dovrei fare, dato che questo blog nasce nel contesto del corso di informatica, mi piglia male...spero comunque che chi capita in queste pagine per caso, o per chi non c'entra niente con il corso, non trovi queste pagine troppo tedianti...


Rimango spiazzata quando la ragazza che viene a ripetizione di matematica da me mi chiede..." A cosa mi serve sapere come si risolve una parametrica?"...mi soffermo a pensare in quale angolo trovare le parole per risponderle, non ne ho...termini elementari, reali, senza concetti astratti (o, per meglio dire, che le possano apparire astratti...), non li trovo.

Fortunatamente il mio rapporto con la matematica non è stato pessimo, chiedersi a cosa serve è forse elementare, ma spontaneo..è difficile spiegarlo, ma, se hai un bon interlocutore, riesci a coglierne in parte il senso, ad apprezzarla, a contestualizzare i vari quesiti, le varie formule...

Esser chiamati a dover svolgere un esercizio che non ha risvolti nel reale può esser demotivante, è per questo che spesso non c'è trasporto nello studio di questa materia. Riconoscere che la matematica spiega il reale, ma è filosofia può essere un buon inizio ( insomma se riesci a farti un bel pò di torte mentali sei sulla buona strada!!!!!!).

Lewis Carrol in molte delle sue opere propone temi metafisici, e quindi matematici,inserendoli in mondi fiabeschi, nel Parese delle Meraviglie non esistono le leggi della fisica, Alice cade forse per chilometri senza farsi del male.

Alice, bambina, mente sgombra da schemi, vive un mondo dove non ci sono regole predefinite; l'assurdo , l'indefinito, non la spaventano più di tanto.

Forse Caroll aveva capito che i bambini hanno la capacità di poter guardare al di là dell'applicabilità quotidiana e riuscire a cogliere concetti che appaiono astratti. Egli riesce a spiegare con immagini ciò che si apre dietro il reale, è questo quello che manca all'insegnamento.

Ancora non ho trovato le parole che soddisferanno la mia ragazza...forse ha ragione Einstein a dire.."Non hai veramente capito una cosa fino a quando non sei in grado di spiegarla a tua nonna..."!!!


Agli interessati, e per chi ancora non l'ha visto, propongo un film dell'anno scorso di Terry Gilliams, credo si scriva così, il titolo è "Tideland, il mondo capovolto".

domenica 13 aprile 2008

..FINALMENTE CI SIAMO

Sunto storico della campagna elettorale: "LEVANTE....POPPE E CULO??!!"


giovedì 3 aprile 2008

Firenze e il resto del…

“Un sibilo intenso. Un suono fastidioso che molesta i timpani. E l'assembramento si scioglie, il chiacchiericcio si interrompe, forse resta qualche traccia del passaggio, chewing gum e cicche, ma il peggio è passato: i ragazzi si salutano e si allontanano. Se ne vanno; tornano a casa o cambiano zona. Con un gran mal di testa, le orecchie scosse e la libertà condizionata. Mentre qualcuno esulta: il sistema anti-giovani funziona. Evviva Mosquito. Già, perché Mosquito è il nome di un dispositivo sonoro, in circolazione da qualche tempo, che, come per gli apparecchi utilizzati per allontanare storni e animali, ha un preciso obiettivo di disturbo: emette infatti un suono estremamente irritante, a una frequenza di circa 17 mila megahertz, udibile soprattutto dai timpani degli under 25. Quello che ci vuole quindi per chi non sopporta la presenza dei ragazzi davanti a negozi e abitazioni, e sostiene di voler evitare schiamazzi e confusione.”

Questo riferito al Belgio ma io ricordo un divertente articolo dell’anno scorso su un quotidiano (mi sembra Repubblica) in cui si esaltava il felice operato della giunta, in primis il magico Cioni, in materia di nottambuli e annessi:
Dopo le ordinanze anti-alcol, i netturbini che hanno l’ordine di pulire le gradinate delle piazze di ritrovo a mezzanotte del sabato sera, le crociate anti-schiamazzi e musica: finalmente il nostro caro cronista girando la sera nelle piazze le trovava vuote…e lo considerava un piccolo passo ma un grande passo per la civiltà.

giovedì 20 marzo 2008

Di seguito un lungo dibattito su repubblica tv sulle ultime vicende tibetane.
I popoli che chiedono il riconoscimento della loro peculiarità culturale, storica, ecc sono numerosi e generalmente abbastanza chiaramente schiacciati…Questo deve però essere affiancato da due riflessioni ulteriori: non è forse la suddivisione arbitraria del territori organizzati in stati una procedura di per se violenta? Che il potere sia in mano a uomini etnicamente, culturalmente, ecc affini a chi è governato rende forse il potere meno limitante della libera espressione individuale?
Per esempio la stessa unificazione d’Italia è stato un chiaro esempio di espansione coloniale, con brutalità annesse, e l’opera della televisione (naturalmente fatto reso possibile solo dopo la sua massiccia diffusione) un processo di omologazione culturale (ovviamente al ribasso).
La terra è un mosaico di incredibile ricchezza per qualità e varietà identitarie, la contrapposizione spaziale netta è un inganno, tragico per le sue conseguenze, spesso strumentalmente utile.
Non è proprio il caso, d’altra parte, di mitizzare il substrato culturale che ciascuno possiede, tentazione sempre presente soprattutto in riferimento all’eurocentricamente esotico, in quanto ovunque le ombre si affiancano alle luci. Es: in Tibet prima dei cinesi c’era una teocrazia…
Solidarietà con chi si oppone ma senza arroganti pretese di insegnare qualcosa, poiché ciascuno deve essere prima di tutto artefice della propria di liberazione.
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=palinsesto&cont_id=6361&stream=video
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=18430

giovedì 13 marzo 2008

BUONA PASQUA (a tutti i reincarnati)

altra pesata...il ciclo vitale di una pelliccia!